Premio Town Ambassador a Nancy Campbell per il suo amore per Piglio e la Ciociaria e tutto quello che ha creato dopo aver scoperto le sue radici italiane.
Ci sono state varie ondate migratorie dall’Italia verso le Americhe e nella zona poco a sud di Roma non vi è stato un vero flusso ma tante singole persone che ai primi del novecento sono andate a cercare fortuna dall’altra parte dell’oceano.
Siamo nelle zone che prima dell’Unità d’Italia facevano parte dello Stato Pontificio e che mai avevano avuto una famiglia reale in cui riporre il loro destino.
Qui si diceva (e si dice ancora) ‘morto un papa se ne fa un altro’. Un misto di rassegnazione e di incitamento a prendersi cura da soli del proprio destino.
E questo è quello che deve essere capitato al nonno di Nancy che partì da La Forma di Serrone ai primi del Novecento verso la speranza degli Stati Uniti. Piglio è un piccolo paese a circa 50 km ad est di Roma che oggi è particolarmente famoso per l’ottimo vino Cesanese del Piglio DOCG.
Ma prima del vino la sua identità era simile a quella di tanti altri splendidi borghi che puntinano questa zona chiamata Ciciaria.
Era il 1907 e aveva 17 anni quando lasciò il suo paese e la sua fidanzata per imbarcarsi per New York. Ma la sua vita era alquanto avvolta nel mistero perché non si sa chi fossero i suoi genitori, ma pensavano che il padre venisse dalla famiglia Marconi e la madre dagli Orsini.
Nobili e alti prelati sentivano di poter fare tutto e non era solito che mettessero incinta persone del popolo che poi si trovavano costrette a mantenere la prole, magari fra gli sguardi inquisitori delle persone del luogo.
Giovanni doveva essere un tipo originale, magari veramente con un portamento signorile, perché il suo primo lavoro è stato di servitore alla Casa Bianca, proprio quella dove risiede il presidente degli Stati Uniti.
Un bel passo da figlio sconosciuto in Italia a lavorare non lontano dai presidenti americani!
Ma siamo sicuri che la sua vita non è stata facile, e solo dopo 10 anni aveva messo da parte i soldi per far arrivare dall’Italia la sua fidanzatina e sposarla in America ad Ellis Island proprio il giorno del suo arrivo per poi andare a Philadelphia dove nel frattempo si era trasferito.
Insieme si stabilirono a Brooklyn ed entrambi lavorarono per crescere i loro 9 figli di cui 2 lasciarono ben presto questa terra.
Purtroppo Giovanni morì improvvisamente e sua moglie Annunziata non aveva mai imparato l’inglese per cui si interruppe la trasmissione della storia e i racconti dell’Italia.
Annunziata vendette la casa di Brooklyn e preferì vivere con le figlie. Aveva raccontato alle figlie solo piccole storie su Giovanni.
Fino a Nancy Campbell, una pittrice che vive a Saugerties, 2 ore a nord di New York. E’ stata il direttore della Woodstock School of Art ed ora ne è la co-presidente.
Del padre abbiamo già raccontato la storia familiare, ma anche la madre ha misteriose origini italiane da Napoli. Ma questa è un’altra storia.
Intorno ai primi del 2000 è nato il desiderio di conoscere meglio le sue origini e si è rivolta su internet a ricercatori italiani che hanno fatto ricerche che la hanno portata tra Piglio e Ferentino, entrambi splendidi paesi della Ciociaria.
Poi, nel 2006, approfittando di un viaggio di lavoro a Roma di suo marito, Nancy arriva in Italia ed inizia il classico viaggio di tutti i ‘Turisti delle Radici’.
Visite ai municipi guardando i registri anagrafici e poi nei registri delle varie chiese.
E tutto indicava mistero ma una connessione con Vicolo Ponte Gattone 9 a Piglio, la casa di sua nonna materna Grili.
E qui Nancy scopre l’Italianità! Scopre cosa vogliono dire i legami con il proprio paese.
Le persone restano prima sorprese di questa americana nel loro piccolo vicolo, ma poi iniziano ad aiutarla a trovare connessioni: lontani cugini, zie e discendenti. Bussano alle porte, chiamano dal vicolo della strada, trovano vecchi album di fotografie, …
E fra i tanti cugini, Nancy trova Giulio, dottorato di Ricerca e capacità di esprimersi in inglese, e i due diventano amici.
Nel 2007 un altro viaggio di lavoro del marito la riporta in Italia e questa volta inizia a scoprire di più i territori della Ciociaria e nasce l’idea con Giulio di aprire una piccola impresa che possa portare turisti in quest’area.
In America gli amici di Nancy conoscono l’Italia attraverso la Toscana e già pronunciare la parola Ciociaria li metteva un poco a disagio.
Ma i due cugini decidono di portare artisti a dipingere la Ciociaria (http://halfmoonartstudio.com/?page_id=14).
Nel 2012 arriva il primo gruppo e vengono coinvolti 6 paesi: Piglio, Paliano, Fiuggi, Acuto, Serrone e Trevi nel Lazio.
Gli artisti dipingono i borghi e i paesaggi della Ciociaria ed espongono le loro opere.
Un successo.
Un successo tale che spesso gli artisti sono tornati negli altri viaggi perché quello che dipingono non è solo l’Italia, ma il senso allargato del vivere familiare e sociale italiano.
Due pittrici californiane hanno partecipato a molti viaggi in Ciociaria che ha organizzato Nancy e una è tornata ogni anno!
Hanno seguito Giulio attraverso il suo matrimonio e la nascita dei suoi tre figli con i rispettivi battesimi. Hanno imparato a cucinare grazie a Francesca dell’Agriturismo Polledrara, che è diventato la loro casa quando sono in Italia.
Per questo suo amore e per tutta l’attività di promozione della Ciociaria che continua con libri e mostre in America, Nancy ha meritato il premio Town Ambassador conferitole da Discoverplaces e dal sindaco Mario Felli in rappresentanza del Piglio.
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