Marco Fedi
Marco Fedi

Premio Town Ambassador di Ascoli Piceno a Marco Fedi

Melbourne, in Australia, è una delle città più ricche di italianità fuori dall’Italia. Moltissimi italiani nel corso dell’ultimo secolo la hanno scelta come città di adozione e ne sono stati ammaliati nel profondo.
Questo è quello che è successo a Marco Fedi che ha lasciato la bellissima città di Ascoli Piceno in Italia per amore di una splendida ragazza australiana, che è ancora oggi sua moglie.


Era il 1983 e seguendo il cuore si spalancano le porte dell’Australia e di una nuova vita.
Lascia così Ascoli Piceno, una delle più belle città medioevali italiane con la sua Piazza del Popolo con il Palazzo dei Capitani. È rappresentata in migliaia di immagini dell’Italia: un vero e proprio simbolo di quello che è il vero stile di vita italiano fuori dalle grandi città cosmopolite.
E se c’è una cosa che a Marco non è mancata in Australia è certamente la passione per il cavallo: se ad Ascoli Piceno si festeggia la Giostra della Quintana (che probabilmente risale al IX secolo), a Melbourne è festa nazionale durante la corsa della Melbourne Cup.
Con il suo spirito altruista e la sua conoscenza di entrambi i paesi, a Marco è venuto naturale occuparsi di supportare gli italiani in Australia e nella sua carriera è stato eletto nel Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all’Estero) e nel C.G.I.E. (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) per l’Australia.
È interessante ricordare che comites era anche una antica parola latina che significa “coloro che condividono”, in questo caso condividono le radici italiane.
Il C.G.I.E. e i Com.It.Es. sono organismi riconosciuti dal Ministero degli Esteri e si occupano di mantenere vivo il ponte fra l’Italia e gli Italiani residenti all’estero. Organismi che negli anni hanno avuto varie evoluzioni con la nascita dei figli dei primi italiani all’estero.
Un ponte continuo fra Italia e Australia, naturalmente costruito con la mamma che vive a Porto d’Ascoli, e nel 2006 Marco ha deciso di candidarsi al Parlamento Italiano e viene eletto nella circoscrizione Estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
Una volta eletto, si dimette dal C.G.I.E. e iniziano 12 anni da capogiro che Marco definisce “una bella distrazione”. Distrazione perché la vita parlamentare lo assorbe totalmente e, nonostante sia spesso a Roma alle sedute del Parlamento, va poco a trovare la mamma ad Ascoli.
Dodici anni che lo hanno portato lontano anche dalla sua famiglia australiana, dalle 3 figlie e dalla vita dei suoi amici.

Il suo futuro è decisamente in Australia ma il suo passato è in Italia e il suo compito è ancora quello di costruire ponti fra le due culture.


Le sue figlie sono coinvolte in modi diversi con l’Italia, ognuna di loro ha sviluppato un suo legame particolare. In vari gradi sono cittadine di entrambi i paesi, ma se non si coltivano gli scambi interculturali si rischia di perdere quella ricchezza che viene dalla profonda conoscenza di culture diverse da quelle del paese in cui viviamo.
Tornato in Australia, Marco torna allora a mettersi al servizio della comunità degli italiani che nel frattempo era cresciuta ancora. A Melbourne si può sentire parlare italiano nelle strade, grazie all’arrivo di tanti connazionali con il visto vacanza-lavoro.
Ma questa volta a lasciare l’Italia sono tanti giovani laureati che si inseriscono in ruoli importanti ma che non vivono la comunità italiana come le generazioni passate.
Il ruolo crescente dei social network deve far ripensare il modo di costruire dei ponti fra le comunità. Si ha la possibilità di essere sempre più connessi e collegati, ma paradossalmente aumenta il ruolo del singolo individuo e il rischio di allontanamento. Infatti i gruppi social nascono attorno a passioni comuni e non solo attorno a comunità di expat.
Costruire e mantenere legami fra i due paesi, Australia e Italia, è una nuova sfida e Marco la raccoglie diventando il direttore generale del CO.AS.IT. (Comitato Assistenza Italiani) di Melbourne. Il CO.AS.IT. – nato nel 1968 per assistere le famiglie emigrate in Australia – è oggi una organizzazione moderna, impegnata nei settori della promozione linguistico-culturale e dei servizi alla persona, tra cui la Terza età.
Programmi innovativi finanziati dai Governi Federale e Statale del Victoria e un importante centro risorse e museo realizzati grazie al sostegno del Victoria, oltre ai corsi di lingua italiana sostenuti dall’Italia con un finanziamento del Ministero degli Affari Esteri.
Una organizzazione supportata e riconosciuta da entrambi i governi che si occupa di vari settori: dall’assistenza agli anziani alla promozione linguistico-culturale, dalla cultura alla promozione turistica accogliendo nella sua sede la rappresentanza della CCIAA e dell’ENIT (Ente Nazionale Italiano sul Turismo).
E per tutta la sua storia ma soprattutto per quello che ancora si può fare per mantenere vivo il legame fra Ascoli Piceno e l’Australia, per creare nuovi ponti fra la splendida città italiana e quella australiana, Marco Fedi ha ricevuto il Premio Town Ambassador da Discoverplaces e dal sindaco Marco Fioravanti di Ascoli Piceno.


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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