500 anni di Leonardo da Vinci ma non se ne ha mai abbastanza!
Abbiamo visitato la mostra multimediale “Da Vinci Experience and his realmachines” a Firenze dal 23 maggio al 3 novembre 2019 in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo, e siamo rimaste folgorate ancora una volta.
Leonardo Da Vinci, uno degli uomini più eclettici e geniali che il mondo abbia avuto.
E’ una mostra multimediale. Con un piccolo sovraprezzo si può iniziare la visita dalle postazioni “Oculus VR” che in realtà virtuale mostrano le principali invenzioni di Leonardo quali il carrarmato, il cannone, ed altre macchine da guerra tutte visibili a dimensioni naturali. Con lo sguardo, focalizzandosi su una macchina, si può penetrare all’interno e vederne i particolari e i meccanismi di azione.
Già questa prima parte è una esperienza incredibilmente coinvolgente, stimolante e affascinante, si ha l’impressione di potersi rimpicciolire a piacere e penetrare all’interno delle macchine.
Si passa poi alla mostra multimediale dei quadri, che viene presentata nella chiesa sconsacrata, dove si possono vedere immagini intere e i particolari di ogni immagine proiettati in continuazione su tutte le 4 pareti della chiesa (e anche sul pavimento) per una durata di 35 minuti.
L’atmosfera è veramente particolare, la sensazione è una immersione in una realtà di altri tempi e la musica di sottofondo sapientemente selezionata, diffusa a 360° in “Dolby surround”, aumenta il fascino delle immagini proiettate.
Lo spazio è ampio per cui ci si sente come un granello di sabbia nell’infinito.
Si può stare in piedi o seduti a guardare le immagini proiettate di cui si possono apprezzare particolari diversi spostandosi in vari punti. Si ascolta la musica di sottofondo in una penombra e un’atmosfera estremamente piacevole e rilassante, talmente piacevole che si può rimanere li per ore e risentire e vedere più volte la proiezione perché ogni volta si notano particolari diversi ed ogni volta si apprezzano parti diverse dei brani musicali.
Le immagini proiettate sono tratte da quadri o disegni preparatori con figure religiose, di donne, di uomini, animali, immagini delle macchine da lui inventate e loro schizzi preparatori. Colpisce anche la tridimensionalità delle figure che sembra fuoriescano dai quadri: i volti dei bambini sono molto più maturi della loro età (quasi vecchieggianti) ma tutti molto espressivi.
Altra cosa che emoziona è che Leonardo fonde in quei volti le sue conoscenze anatomico-mediche e alcuni diventano ancora più intensi e affascinanti per le imperfezioni fisiche che il genio compulsivo di Leonardo vi inserisce.
Ad esempio, gli esperti dicono che quel leggero difetto delle labbra della Gioconda è dovuto quasi sicuramente a una paralisi di Bell, che consiste in una disfunzione del VII nervo cranico (nervo faciale) che causa l’abbassamento o l’innalzamento dell’angolo della bocca. Eppure questo rende quel sorriso ancora più affascinante. Anche gli abiti e i drappi sono molto curati ed avvolgenti in questi quadri.
Ma non ci si deve fermare lasciandosi ipnotizzare dalle proiezioni. Consigliamo a tutti di fare un giro dell’intera chiesa per osservarne la bellezza dei particolari e per scoprire altre cose interessanti che nessuno vi dice all’ingresso né ve lo indica sul depliant perché una mostra multimediale ci invita anche al “fai da te” e cioè ad esplorare gli spazi alla ricerca di “tesori nascosti”.
Se lo farete scoprirete qualcosa di bello ed entusiasmante.
La mostra evidenzia non solo l’ecletticità di questo ‘uomo geniale’, molto più di quanto si può vedere nella mostra stessa, ma anche la sua vastissima conoscenza come ad esempio quella dell’anatomia che si riscontra in tutti i disegni preparatori al quadro finale.
Leonardo, nato ad Anchiano il 15 aprile 1452 e deceduto il 2 maggio 1519 ad Amboise (all’età di 67 anni molto avanzata per quei tempi), aveva molteplici interessi che spaziavano dalle scienze umane (fu anatomista e botanico) alle arti (disegnatore, trattatista, scenografo, architetto pittore, scultore musicista), alle tecniche (ingegnere civile e militare, progettista). È impressionante la profondità delle sue conoscenze e la genialità delle sue osservazioni, scoperte e applicazioni.
La bellezza artistica, la musica, le arti in generale rappresentano una terapia dell’anima e del corpo, e le presentazioni multimediali messe su da squadre di esperti multidisciplinari hanno potenziato questa positività dell’arte che abbiamo potuto provare.
È una mostra vissuta in tridimensionale e in dinamismo dove l’arte diventa avvolgente, ci circonda, la sentiamo, la respiriamo, la palpiamo. Penetra in noi e questo procura forti sensazioni ed emozioni.
Il tempo si ferma, non siamo più a Firenze nel 2019 ma nemmeno all’epoca di Leonardo.
Siamo in uno spazio tempo in cui il corpo vibra, ascolta, gioisce. Ogni spettatore diventa, che lo voglia o no, parte integrante ed interagente con le immagini virtuali che avvolgono. Immagini che con la loro virtualità, la loro immaterialità, avvolgono e ti trapassano, appaiono inaspettate, frammentate, in movimento, in fusione, in particolarità.
A noi la sintesi, a noi l’ascolto attivo del messaggio non detto di Leonardo: esplorare senza porsi confini, superare gli ostacoli materiali ed avere il coraggio, ancor prima della curiosità, di guardare oltre il visibile.
Una esperienza che rimane ben oltre il tempo trascorso dentro la splendida chiesa sconsacrata, una esperienza che riaffiora anche involontariamente durante i gesti della quotidianità che poi ritorna.
La mostra è stata organizzata nella chiesa sconsacrata del 1100 di Santo Stefano al Ponte in Piazza di Santo Stefano 5, proprio nel centro di Firenze (www.davinciexperience.it).
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