Il Biancomangiare, una tradizione dolce di Modica e Catania

Il Biancomangiare, una tradizione dolce di Modica e Catania

La Sicilia è una terra ricca di tradizioni. Le dominazioni ci hanno regalato contaminazioni e una cucina ricca di mescolanze di sapori, a volte barocche.

Tradizioni che coccolano la vista e allietano i pranzi in famiglia con i noti pasti “luculliani”. Un’usanza che ci vede seduti a tavola in orari poco consoni ai costumi europei e che, tra una conversazione, un racconto, un aneddoto e quello spirito familiare che ci contraddistingue, ci vede alzarci quando si dovrebbe già pensare al pasto successivo. Potete immaginare che il pasto successivo salta!

Si, la Sicilia e in particolare Catania annovera una ricchezza di colori e sapori legati al territorio da essere noti in tutto il mondo.

Questi sapori si esprimono soprattutto in estate, quando concludiamo un pasto con il noto Biancomangiare, un dolce di origine povera e una pietanza di origine arabo-francese, tipico soprattutto dell’antica contea di Modica. 

La ricetta modicana prevede l’utilizzo del latte di mandorla, mentre la ricetta ragusana include anche il limone, la cannella e il miele ibleo.

A Catania, il dolce al cucchiaio fresco e profumato di tradizione familiare, usa una rivisitazione della ricetta tradizionale usando il latte vaccino intero, l’amido di mais (che si utilizza come addensante), lo zucchero e la scorza di limone appena colto dall’albero. Un must!

Il tutto viene cotto e lasciato raffreddare, assumendo una consistenza di budino, e quindi servito su un letto di foglie di limone appena raccolte. Il segreto è quello di far rinvenire le foglie per qualche attimo in acqua calda perché possano essere più malleabili e sprigionare tutto il profumo.

Una squisitezza così povera, ma ricca di profumi in grado di inebriare i sensi!

Per tutti i catanesi, Il biancomangiare è il ricordo legato all’infanzia, ai dolci fatti in casa... il dolce che ha il sapore del focolare. Ma anche l’unico dolce che ci era permesso quando eravamo convalescenti e lo mangiavamo caldo come una crema… Con lo stesso sistema il dolce al cucchiaio ha altre varianti che si chiamano appunto Gelo al limone, all’anguria, alla cannella, che però vedono l’utilizzo dell’acqua al posto del latte e offrono diversi spunti a seconda della stagionalità.

Con lo stesso sistema il dolce al cucchiaio ha altre varianti che si chiamano appunto Gelo al limone, all’anguria, alla cannella, che però vedono l’utilizzo dell’acqua al posto del latte e offrono diversi spunti a seconda della stagionalità.

Il tripudio è quello decorato con granella di pistacchi, scaglie di mandorle e cannella… un invito ad un “Arrivederci” per tutti quei viaggiatori alla scoperta della Sicilia, che riportano con loro una ricca vacanza esperienziale di profumi e sapori!


Scritto da
Paola F. J. Torrisi

Paola è la fondatrice di Take it Slowly. Laureata in Lingue e Letterature straniere, entra nel mondo del turismo interessandosi subito all’incoming della Sicilia, dove ritorna dopo aver concluso i...

Iscriviti alla Newsletter

Scopri un territorio attraverso le emozioni di chi l'ha raccontato in prima persona.