Un aprile e un maggio che ancora spingono ad accendere il camino ed allora si ha voglia di ‘piatti invernali’. Osservando l’incredibile numero di cinghiali che ormai si stanno impossessando dei nostri spazi (dalle campagne ai centri delle città), ho pensato di preparare un classico piatto invernale: le fettuccine con il sugo di cinghiale.
La carne di cinghiale ha un forte odore di selvatico quindi la preparazione inizia il giorno prima con una marinatura che serve sia ad insaporire la carne che ad ammorbidire le fibre rendendola più facilmente mangiabile e digeribile.
Ricetta delle Fettuccine con il cinghiale
La preparazione della carne di cinghiale inizia la sera prima con la marinatura: io ho usato sedano, carote, cipolla, bacche di ginepro, stecca di cannella, salvia, rosmarino ed un buon vino rosso. Il vino è fondamentale per il sapore finale e per questo ho usato una Barbera Superiore, e consiglio di scegliere poi lo stesso vino durante il pasto.
Si copre il tutto e si mette in frigorifero per tutta la notte. Il giorno dopo togliamo la carne dalla marinatura e la tagliamo a spezzatino abbastanza piccolo, ma che abbia comunque una sua masticabilità.
In una padella versiamo dell'olio, uno spicchio di aglio e un trito di sedano carote e cipolla. Facciamo rosolare un poco, poi mettiamo la carne e delle olive. Cuociamo per qualche minuto poi bagniamo con vino rosso e un po' del liquido della marinatura.
Facciamo evaporare la parte alcolica e mettiamo un poco di concentrato di pomodoro che faremo sciogliere aiutandoci con dell'acqua calda. Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco basso per un ora circa.
Durante la cottura ci prepariamo le fettuccine impastando 1 uovo ogni 75 grammi di farina e 25 grammi di semola rimacinata, per dare un po' di consistenza all’impasto e alla pasta.
Lasciamo riposare l’impasto per una quindicina di minuti poi lo stendiamo e facciamo le nostre tagliatelle. Una volta pronte le cuociamo in abbondante acqua salata, e poi le saltiamo in padella con la salsa oramai pronta aggiungendo un poco di acqua di cottura.
Nel bicchiere lo stesso vino che abbiamo usato per marinare la carne, Barbera D’Asti Superiore.
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