L’Italia è la pasta! Sembra una affermazione banale ma in tutto il mondo l’immagine del nostro paese è immediatamente abbinata a quella di un piatto di pasta, al Colosseo e alla Torre di Pisa.
E per tutti noi, la pasta è il primo piatto a cui pensiamo per saziare l'appetito, e spesso non ci accontentiamo di piccole porzioni.
Esistono centinaia di ricette, ma oggi vi voglio fare vedere come in futuro la pasta potrebbe essere usata anche per preparare degli appetizer o dei finger food. Insomma, cambiando il punto di vista e il metodo di produzione potremo avere un modo diverso di concepire l'uso della pasta.
Da qualche anno esperti di informatica e di cucina stanno studiando l'evoluzione di questo prodotto usando una stampante in 3D. Certamente la produzione non può prescindere dalla sua materia prima, cioè da un'ottima semola di grano duro e dall'acqua, ma con le stampanti 3D si allargano le possibilità di formato lasciando libera la fantasia di volare.
Oggi ho provato un formato particolare che mi ha dato degli ottimi risultati e ho prodotto delle quantità ridotte e di bell'aspetto di anfore di pasta. L’idea mi è venuta prendendo spunto da una ricetta tradizionale della Valtellina.
Ricetta delle anfore di pasta in 3D
Per prima cosa ho realizzato le anfore di pasta in 3D pronte per essere cotte in acqua salata. Le nostre anfore le cuciamo in acqua salata per due minuti scolandole e tenendole rovesciate su carta assorbente per togliere l'umidità interna.
Intanto in due pentole diverse ho lessato in acqua salata delle patate e della verza.
Una volta cotte ho preso una padella con aglio e olio ed ho saltato le patate tagliate a cubettini aggiungendo una parte delle verze e una macinata di pepe, mentre il resto delle verze ci servirà dopo per insaporire il tutto.
A parte ho preparato una fonduta di taleggio a cui ho aggiunto la verza messa da parte.
Prendiamo un piatto di portata, mettiamo le patate con la verza e aggiungiamo alcune anfore che riempiamo con la fonduta utilizzando con una sac à poch.
Una volta farcite, mettiamo le anfore sul piatto ed aggiungiamo dello speck croccante.
Nel bicchiere un Alta Langa, uno spumante che ha fatto 30 mesi sui suoi lieviti.
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